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  • Immagine del redattoreFrancesca Chelli

Il Lusso Silenzioso

Si parla tanto di ‘quiet luxury’ come se fosse la tendenza del momento.

A mio vedere il 'lusso silenzioso e tranquillo’ è più che una moda, è un vero e proprio stile di vita espresso in vari ambiti e che esiste da sempre per chi lo vive con naturalezza come approccio più sobrio, essenziale e raffinato.



È la ricerca di un'estetica senza tempo in ogni cosa, dalla scelta delle destinazioni di viaggio, luoghi discreti e privi di ostentazione. All’indossare capi di valore e di qualità, che non urlano ma sussurrano eleganza. E anche all’arredamento, improntato al classico che infonde comfort e benessere.



Ciò che si sceglie diventa una silenziosa dichiarazione del proprio gusto, della propria individualità. Filosofia che guarda più alla sostanza e all'autenticità che all'apparenza sfrontata, prendendo le distanze dall'esibizione modaiola e vistosa per orientarsi verso un approccio più sobrio, essenziale e raffinato, sia nella moda che nel design, come nei viaggi.



Nella moda l'attenzione è posta sui dettagli, sulla qualità dei materiali, sui tessuti naturali, sulle silhouette semplici e senza tempo.

Lo stile di Loro Piana, Celine, Loewe, Max Mara, The Row, per citare alcuni marchi, nei quali nessun logo blasonato e sfacciatamente riconoscibile è in vista a comunicarne provenienza e un ipotizzabile costo. Capi con  sfumature dai toni naturali e discreti, nelle nuances del bianco, del grigio, del marrone e verde scuro, dalle linee impeccabili facilmente riconoscibili solo per chi ha un occhio attento in grado di rilevare la qualità del taglio e dei tessuti.

Lo scopo è possedere pochi pezzi, con una durata che va al di là delle mode passeggere.



Il lusso discreto è anche in architettura, con progetti che privilegiano un rapporto più armonico tra interni ed esterni, tra uomo e natura attraverso l’impiego di materie prime squisite e organiche. Spazi dove entrano in gioco solamente luce, forma, materiali. Ambienti in cui ogni dettaglio è misurato e emana un’idea di ricchezza non appariscente, di lusso rilassato e caldo, privilegiando spazi attraenti piuttosto che opulenti.



Così come nell’ospitalità, in luoghi dal nome non gridato e dalle atmosfere discrete.

L’inverno invita a ritagliarsi spazi di riflessione e calma, e ho avuto l’occasione di trascorrere alcuni giorni nel silenzio dell’incantevole Bressanone e dintorni. Destinazione di antica e blasonata eleganza che incarna perfettamente questo concetto, specchiata negli hotel ove ho soggiornato. L’Adler affascinante dimora storica del 1500, una combinazione di recupero della tradizione e di architettura contemporanea, dove si creano connessioni emotive con la storia e l’atmosfera da esse evocata.




E il My Arbor, hotel tra gli alberi, una casa che si fonde col paesaggio come se fosse parte integrante del verde e delle Dolomiti, dal design contemporaneo e essenziale, in un magico tutt’uno tra bosco e cielo che privilegia esperienze esclusive.




Al centro di questo concetto di lusso tranquillo c’è la rinuncia al superfluo a favore di scelte più consapevoli e sofisticate, che danno valore al benessere individuale e sociale, intendendo che l’agiatezza può essere vissuta in funzione anche dei cambiamenti della società e del periodo storico in cui stiamo vivendo.

Lo spunto è smettere di fare scelte d'impulso, investendo in tempo e pezzi di qualità, destinati ad accompagnarci senza andare mai fuori moda e regalandoci un viaggio alla riscoperta delle cose essenziali, fatte bene. Che è il vero lusso.


Il lusso discreto promuove la perenne ricerca dell'essenza - e dell’assenza - un lusso che porta alla sottrazione, valorizzando il gusto personale e incoraggiando l’unicità.

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