Non chiamatela Fiera!
È il Salone del Mobile, nel 2022 festeggia il 60° compleanno e con lui si è acceso il Fuorisalone, da qualche tempo diventato un contenitore di creatività ed eventi nati dapprima in maniera autonoma e da quest’anno per la prima volta in collaborazione con il Salone.
Dal 7 al 12 Giugno Milano è stata animata da centinaia di iniziative, 812 solo quelle ufficiali del Fuorisalone, percorsa da migliaia di persone di tutte le nazionalità del mondo, si stima aver raggiunto 400.000 presenze tra designer, imprenditori, artisti e visitatori desiderosi di essere parte di questa kermesse.
Il settore del design e in particolare quello di lusso è uno degli ambiti che ha risposto meglio alla pandemia. La casa nella quale siamo stati tutti costretti a rimanere rinchiusi ha ripreso un ruolo ancora più centrale nella nostra vita, con bisogno di spazi diversi e da ripensare, per coniugare ad esempio la quotidianità con lo “home working” o l’attività sportiva. A maggior ragione in questo contesto il desiderio di essere circondati di cose funzionali ma anche belle diventa fondamentale.
Per raccontare cosa è il Salone del Mobile, partirei dalla “Scatola Magica”, un’installazione audiovisiva a Palazzo Reale ideata da Davide Rampello che ne dà una definizione in 11 parole:
Emozione, Impresa, Qualità, Progetto, Sistema, Comunicazione, Cultura, Giovani, Ingegno, Milano, Saper Fare, trasformate da 11 registi in storie da vedere.
Se il Salone rappresenta la parte più ufficiale, il Fuorisalone con i suoi eventi e le installazioni è la versione pubblica, per sua natura inclusivo proprio perché destinato a tutti, occasione per esprimere creatività e comunicare. I temi principali che ho ritrovato in molte delle installazioni ed eventi che ho visitato in questa edizione 2022 sono Bellezza e Sostenibilità, declinati in tutte le loro sfaccettature.
Milano è stata più del solito invasa dalle espressioni di questo essere vivente che per due anni era stato ingabbiato dalla pandemia e che quest’anno si è presentato più che mai dinamico ed eccitante: negozio, spazio o vetrina in zone tradizionali e anche in zone nuove e periferiche della città, ognuno di questi spazi grazie ai vari eventi riprende vita e torna ad essere fruibile spesso anche dopo il salone, come “Baranzate Ateliers” dove una ex fabbrica abbandonata diventa spazio per design, arte e musica o “Alcova” nell’area dell’Ex Ospedale Militare di Baggio, piattaforma per il design indipendente.
Uno degli spazi più vivi e dinamici di questo Salone, 6000 mq allestiti da Flos in Fabbrica Orobia, un luogo dalle molteplici anime in cui scoprire e vivere i valori del marchio, tra le nuove collezioni e edizioni limitate presentate con anche i designers, l’esposizione dei prodotti iconici, i talk organizzati ogni giorno, un ristorante, un dehors ricco di verde, la musica.
Tra le installazioni più fotografate e vissute in questi giorni: sicuramente ToiletPaper in Via Balzaretti dove All Out lab ha decorato le facciate della via e dove si sono susseguiti “street party” con musiche e danze.
Il Labyrinth Garden di Raffaello Galiotto con Nardi nel cortile del ‘700 della Statale, dove tra elementi in plastica riciclata e piante si entra in un vero labirinto che si può osservare dall’alto da una torre centrale.
La Floating Forest di Stefano Boeri nella Darsena, un ecosistema con oltre 600 piante galleggiante sull’acqua.
Alcune installazioni hanno fatto rivivere luoghi iconici milanesi, come Louis Poulsen che ha colorato di rosa Taveggia, storica pasticceria milanese, che per l’occasione ha tinto di rosa i bigné, le torte innaffiate da un rosé, in abbinata con i chandelier del marchio danese.
Ho avuto l’occasione di fare due chiacchiere con alcuni degli artefici di tutta questa bellezza, Designers come Patricia Urquiola (qui sopra con la sua Almendra di Flos, totalmente riciclabile) e Piero Lissoni, presenti agli eventi con le proprie creazioni...
... e di essere presente ad alcuni eventi rappresentativi di alcune tematiche molto attuali, quali la sostenibilità, potendo ammirare le nuove collezioni anche di brand di moda che hanno stretto collaborazioni nel mondo del design, due mondi sempre più vicini e interconnessi che si mescolano tra loro per creare sempre qualcosa di unico e straordinariamente bello.
STELLA MCCARTNEY designer pioniera della moda sostenibile ai caselli di Porta Nuova ha presentato diverse collaborazioni, tutte caratterizzate da materiali naturali, riciclati, ecosostenibili: ad es. con B&B Italia con un’edizione speciale delle poltrone Le Bambole di Mario Bellini oggi in versione eco-sostenibile e rivestita con la stampa bordeaux "forest fungi" disegnata a mano della collezione estate 2022 di Stella.
Un altro esempio di contaminazione tra il mondo della Moda, e il mondo del Design anche con FENDI CASA che con il suo nuovo store in Piazza della Scala, è esempio di ingresso nel mondo del Design non occasionale ma frutto di una strategia mirata a valorizzare lo stile del brand declinato in mobili e oggetti per la casa.
HERMES con la sua collezione casa di grande suggestione in esposizione alla Pelota, quest’anno si è espresso attraverso quattro costruzioni monumentali che emanano leggerezza e luminosità, grazie alla carta e al legno con cui sono realizzate. Un omaggio alla sostenibilità e un messaggio delicato e contemporaneo, raccontato anche insieme agli eleganti oggetti senza tempo ospitati all’interno di ognuna.
DIOR by Philippe Stark a Palazzo Citterio con le sue reinterpretazioni della Medallion Chair stile Luigi XVI tanto caro a Monsieur Dior.
LOUIS VUITTON alla decima edizione degli Objects Nomade, anche in questo caso con grande focus alla circolarità e ai materiali riciclati, in una location molto bella da poco ristrutturata, il Garage Traversi in San Babila, esempio del razionalismo italiano degli anni ’30.
PRADA ha invece organizzato un simposio, Prada Frames, con interventi importanti, sempre centrati sulla sostenibilità e in particolare sulla relazione tra ambiente e progettazione.
Molto interessante l’evoluzione e l’apertura del mondo del design ai social, con una sua “umanizzazione”, troppo spesso la comunicazione dei brand del design si ferma alla rappresentazione di bellissimi prodotti, ben fotografati in location evocative, ma senza una vera e realistica presenza di coloro che questi prodotti devono viverli. Davvero centrata l’iniziativa di B&B ITALIA con Suonare Stella, dove la casa dell’influencer Paolo Stella diventa palcoscenico per ospitare Le Bambole poltrone e divani disegnati negli anni settanta da Mario Bellini ora in una nuova edizione smontabile secondo i principi dell’economia circolare.
Nello storico store B&B Italia in Via Durini un'esposizione molto ricca di arredamento outdoor e indoor tra cui il tavolo Allure O' e le sedie Flair O' della designer Monica Armani
A Palazzo Bovara in uno degli storici Palazzi milanesi ho visitato l’installazione “Design Forever” di Elle Decor Italia, esposizione outdoor e indoor di vari marchi, tributo al buon design senza tempo e omaggio al compleanno importante del Salone.
Questa edizione 2022 è stata anche finalmente il ritorno degli eventi in presenza senza limitazioni e con qualche pensiero in meno, gli “stranieri” - inclusi i non milanesi - erano davvero tantissimi riconoscibili in giro dalle lingue, dagli accenti a volte anche dai look improbabili. Tutti hanno apprezzato il ritorno di Milano a quella che è la sua vera dimensione: una città aperta, che vive e lavora, che si sa anche divertire e sa far divertire, che mette il suo vestito più bello e però non dimentica mai “il fatturato” come obiettivo ultimo.
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