top of page
Immagine del redattoreFrancesca Chelli

Nel Guardaroba di ... Francesca Chelli


articolo pubblicato da www.italianshoes.com

Risale all'infanzia la sua passione per le scarpe, che compra rigorosamente in negozio. Il made in Italy? Garanzia di qualità e comodità.

Manager, autrice, blogger, Francesca Chelli è laureata alla Bocconi (dove tiene spesso lezioni sull’influencer marketing) e ha ricoperto ruoli di vertice in azienda, sia in Italia che all’estero. Ha una sua società di consulenza specializzata in marketing e comunicazione ed ha lanciato il suo blog dove racconta del viaggio nel suo lifestyle, attraverso immagini e contenuti che possano dare ispirazione, parlando di moda, bellezza e viaggi.

Tra gli altri ha pubblicato anche due articoli sull’anniversario dei venticinque anni di matrimonio festeggiato alle Maldive, “celebrato nuovamente con tanto di abito da sposa, e un paio di sandali di Zanotti stupendi che ho indossato anche sulla sabbia”.

Come è nata la sua passione per le scarpe?

Risale alla mia infanzia. Sin da piccola giravo per casa indossando le calzature con il tacco della mamma, e a volte insistevo per uscire così. Dovevano convincermi a rimettere le mie scarpine.

"Ho sempre avuto un debole per tutti gli accessori, ma le calzature sono sempre state la mia passione"

Qual è il suo rapporto con la moda?

È un rapporto di lunga data e molto naturale, per niente ingessato in uno stile o su un marchio. Non mi piacciono i total look, mi diverto invece a trovare sempre dei match inediti – e meno male che poi li fotografo, così me li ricordo! – mettendo creatività nel mixare diversi brand e osare con i colori, ad esempio grigio e senape, blu e nero, giallo e arancio…Seguo delle regole, ma poi ogni tanto le trasgredisco. Quello che mi piace è ispirare, non influenzare!

Il mio stile passa dal blazer classico chic, che indosso anche per esigenze di lavoro ma con sotto la t-shirt, agli abiti lunghi che amo molto, le gonne in pizzo con il giubbotto in pelle, il denim con i tacchi e il trench. Mi piace la contaminazione con un tocco glamour.

Abito e calzatura, come li abbina?

Mi piace giocarci. Gli elementi del mio look si richiamano, ma mai scarpa e borsa abbinate, per carità. Magari la cintura è abbinata alla scarpa e la borsa va per conto suo, oppure la calzatura richiama qualcosa dell’abito. L’abbinamento deve sempre sembrare capitato per caso, in realtà dietro ci deve essere un pensiero, è questo il bello della moda.

Quante volte al giorno cambia le scarpe?

Vado a lezione di yoga con le sneaker alla mattina presto, poi mi cambio almeno altre tre o quattro volte a seconda degli impegni della giornata e se devo uscire di sera. Direi che il minimo è tre volte al giorno.

Quante scarpe ha nel guardaroba?

Sapevo che me lo avreste chiesto e non sono riuscita a contarle prima. Numero a tre cifre, ma ne ho regalate e date alle mie figlie, potrebbero essere anche di più!

Quante ne compra a stagione?

Dipende, avendone tante e non essendo un millepiedi, a malapena utilizzo tutte quelle che ho. Se poi però c’è un modello che ancora non ho e che è chic e comodissimo… di quello ne prendo anche due paia in colori diversi.

Dove preferisce comprarle? Online o in negozio?

Rigorosamente in negozio. Mi piace la prova, la scelta, l’esperienza d’acquisto.

A quali non rinuncerebbe mai?

Difficile domanda. Alle décolletée nere, un classico su cui val la pena investire che non può mancare nel guardaroba, a una sneaker colorata e divertente, a un sandalo elegante con tacco che va bene estate e inverno, a un bello stivale che amo stretto nella gamba, a una bella infradito gioiello.

Quali vorrebbe buttar via e perché?

Mai buttato un paio di scarpe, piuttosto le regalo, ma quelle belle anche se usate le tengo per ricordo o per un giorno di pioggia.

Le scarpe italiane sono…

Sono il risultato della migliore artigianalità che tutto il mondo ci ammira e del quale apprezza l’altissima qualità e comodità, due caratteristiche fondamentali per chi le indossa.

68 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

The Quiet Luxury

bottom of page