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  • Immagine del redattoreFrancesca Chelli

L'Armonia è ovunque


Mi piace arrivare a Venezia in treno perchè quando scendo l’odore di salmastro della laguna mi fa riconoscere subito la destinazione, prima ancora che ne veda i tratti caratteristici.

Ci sono stata tantissime volte sin da bambina, e le mosse dell’arrivo sono sempre le stesse: la confusione, la mano al driver del motoscafo per salire a bordo, le valigie che non guardi più perché ti concentri sui palazzi e sull’andirivieni delle barche, l’attesa che si apra il Canal Grande e quella rassicurazione ogni volta che è tutto immutato eppure sempre diverso, perché la magia di Venezia è anche la sua dipendenza dalla natura, che ne condiziona la luce e i colori.

La laguna argentea, la nebbiolina, le nuvole veloci, oppure i cieli tersi e la luce intensa riflessa dalle acque, e ancora il cielo grigio e il mare increspato.

Venezia ti accoglie e rapisce la tua attenzione, il tempo non esiste più e tu resti in attesa di qualcosa di speciale, perché qui possono soltanto succedere cose speciali. La bellezza e l'eleganza dei palazzi creano la cornice ideale per vivere momenti particolari e la presenza dell'elemento acqua, silenziosa e avvolgente, aggiunge a tutto l'unicità della magia.

Questa sera, in occasione della 57esima Esposizione Internazionale D'Arte, sono stata invitata a visitare la mostra inedita dell'artista Pierre Huyghe presso la Fondation Louis Vuitton, legata al tema del viaggio caro alla Maison e intitolata "A Journey that wasn't", seguita poi da una straordinaria Cena di Gala.

Louis Vuitton ha un legame particolare con l’arte e la meravigliosa cena in onore della Fondation Louis Vuitton non poteva che essere ospitata nell'Ala Napoleonica del Museo Correr, la cui progettazione ed inizio della realizzazione risalgono agli anni in cui Napoleone fu sovrano, conservando ancora i tratti distintivi dell'età di Bonaparte. Il suggestivo portico, l'arioso scalone, e la ricca Sala da Ballo ove questa sera siamo seduti, in grande ammirazione del decoro raffinato degli ambienti, sono il connubio perfetto tra architettura francese e pittura veneziana.

Nulla è lasciato al caso in questa serata esclusiva e magica, tra il menu di Al Aimo, il sottofondo di violini e il Ruinart.

Tutto rientra nell'equilibrio delle cose di una città che ogni volta asseconda sempre un sogno diverso.

Anche l'acqua alta, che alla fine della cena ci sorprende in Piazza San Marco.

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