top of page
  • Immagine del redattoreFrancesca Chelli

In crociera a Milano


Nel 1457 Francesco Sforza affidò a Bertola da Novate la costruzione del Naviglio della Martesana. In soli 35 anni, dal 1439 al 1475, nel territorio milanese furono costruiti ben 90 chilometri di canali resi navigabili dalla presenza di 25 conche. Un primato che nessun'altra città potrà mai avvicinare. Lo sviluppo del sistema, però, non si fermò solo a questo punto, anzi, con l'arrivo di Leonardo nel 1482, fu perfezionato il Martesana e si cominciò ad impostare un nuovo sistema di canali che permettessero la navigazione dalla Valtellina fino a Milano.

Oggi mi trovo proprio sulla Martesana. Questo canale rimase attivo per tutto l'Ottocento come via di trasporto sia con un regolare servizio passeggeri, sia con un intenso traffico commerciale.

Nel 1805 si completò la costruzione del Naviglio pavese, realizzando quello che per secoli fu il sogno dei milanesi: il mare si raggiungeva tramite il Naviglio di Pavia e il Po, il lago Maggiore tramite il Naviglio grande e il Ticino, il lago di Como tramite il naviglio della Martesana e l'Adda.

Queste meraviglie navigabili che facevano di Milano una città d'acqua, mi fanno per un attimo pensare con nostalgia alla grazia e all'eleganza di altri tempi . Non mi riferisco tanto all'abbigliamento, ma ai modi cortesi e gentili di allora.

La grazia non è conseguenza diretta delle buone maniere, così come l’eleganza non è definita esclusivamente da una minuziosa attenzione per il ben vestire, ma entrambe compongono la raffinatezza dell'essere, risultato di un'eufonia interna capace di riflettersi nell'ambiente.

Il senso del bello non è solo un'attitudine estetica ed esteriore, è anche l'amore per le maniere eleganti, per la bellezza delle

relazioni, per l'educazione dei modi. La cortesia è una virtù che deve essere insegnata, può essere appresa e migliora con l'esercizio. E' tra l'altro dimostrato che essere cortesi e gentili è contagioso, e porta quindi a risultati positivi nell'ambiente circostante.

Oggi indosso un debardeur blu di Dior, dalla linea geometrica e asimmetrica insieme, un pezzo molto versatile e fresco, già primaverile. L'ho abbinato ad una shirt con le mie iniziali ricamate davanti, in seta a fiori rosa e blu, colori che riprendono l'abito e gli accessori: indosso le nuovissime "J'adiore", la Dior bag abbinata, e l'anello col sigillo blu, Dior, bien sûr!

Un sorriso, una bella parola, una gentilezza, una biglietto scritto a mano e con il cuore quando si devono esprimere pensieri più profondi, un bouquet di fiori, potrebbero essere la soluzione a tante incomprensioni che la nostra vita dai ritmi frenetici ogni tanto ci presenta, aiutandoci a vedere un po' più in profondità le persone e le situazioni.

Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi - Antoine de Saint-Exupéry

56 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page