Non credo di fare alcun peccato nel confessare che non ero una cliente Dolce e Gabbana.
Mi fa però molto piacere dire che lo sono diventata di recente, attratta da qualcosa di nuovo che mi rispecchia e che prima non trovavo, qualcosa che ora traspare da tutto ciò che questa Maison ha realizzato negli ultimi tempi.
Sono molto attenta ai cambiamenti - soprattutto nel mondo del lusso e della moda - e soprattutto molto affascinata da chi il cambiamento lo mette in opera e annusa nell'aria quello che il cliente vuole, offrendoglielo al meglio.
In un momento di grandi e spesso drammatici mutamenti socio-politici che inevitabilmente hanno un riflesso sull'economia, molte sono le Maison che devono fare delle riflessioni cercando di trovare una nuova strada, in equilibrio con la propria tradizione e un rinnovamento, necessario ormai, riguardante i prodotti, i loro contenuti e la relazione con il cliente.
Dolce e Gabbana sono sempre stati all'avanguardia con un percorso che sembra una favola diventata realtà.
Vedrei un pittore disegnare tutta questa affascinante storia dall'inizio, con tanti
disegni e figure.
Penso sarebbe un quadro stupendo e coloratissimo, pieno dei personaggi che sui
capi delle collezioni ricreano l'atmosfera delle fiabe: gatti, soldatini, stelle e scarpette di cristallo. Insieme agli oggetti e ai giochi dell’infanzia diventano decorazioni fantastiche e, come per magia, trasformano i sogni in realtà.
La Maison Dolce e Gabbana aveva nel cuore e nei piani un desiderio di evoluzione da qualche tempo e le ultime sfilate, così come l'apertura della Boutique in Montenapoleone, ne hanno marcato il segno.
Una trasformazione che Dolce e Gabbana sta cavalcando in modo eccellente, a giudicare dai risultati e soprattutto dall'offerta di prodotti meravigliosi che hanno catturato e continuano a catturare nuove e nuovi clienti, grazie ad un'estetica preziosa e ad una lavorazione artigianale di tradizione ineguagliabile e attenta, con ricami e pietre che regalano tesori, raccontando una storia fatta di passione e amore per le proprie radici e aggiungendo in questo semplice modo un valore elevatissimo al marchio.
Per Stefano e Domenico la cosa più importante è accontentare i clienti finali. E si vede, oh sì se si vede. Si percepisce dall'atmosfera gioiosa che pervade la nuova boutique - e dalla professionalità del personale scelto con cura, uno per tutti: Nicolò Acquadro - dagli abiti e dagli accessori preziosi, colorati, allegri. Sono perfetti sempre, sia quando si è di ottimo umore perché lo rispecchiano, sia in momenti più grigi perché immediatamente illuminano e gratificano.
E poi il minimalismo è finito finalmente, e loro lo hanno sempre saputo!
Da sempre legati alla musica - Madonna, Beyoncé, Mary J.Blige per citare alcune artiste, Dolce e Gabbana hanno una lunghissima storia di collaborazione con le celebrities. La riconoscibilità stessa del brand è stata in parte costruita con l’aiuto di cantanti o attori con i quali Stefano e Domenico sono riusciti a costruire un rapporto privilegiato, spesso personale.
Proprio su invito di Dolce e Gabbana al mio amico Roberto diventato grande fan e cliente, eccomi ieri sera al Teatro alla Scala, alla prima di Porgy and Bess, ormai considerata una delle più importanti opere americane del ventesimo secolo. Grande onore in questa occasione al compositore e alla sua meravigliosa musica.
Ciò che ha reso particolare George Gershwin è stata l'abilità di convogliare forme di musica diverse in un'unica sua espressione. Ha portato il jazz ad essere famosissimo unendone i ritmi e le tonalità con quelli delle musica popolare di quel momento, mescolandolo anche con influenze di musica classica.
Gershwin era convinto che la vera musica dovesse riflettere il pensiero e le aspirazioni delle persone e del loro tempo. "Le mie persone sono gli Americani, il mio tempo è adesso." Ma questo non limitò la sua musica dall'essere totalmente apprezzata e amata in tutto il mondo.
E non è questa una similitudine con Dolce e Gabbana?
Uno stile non convenzionale che combina forte innovazione insieme al gusto mediterraneo delle sue origini, esprimendo nuove forme di eleganza e presentandosi come un classicismo moderno, basato sulla superiorità nei contenuti sartoriali e nella creatività, famoso in tutto il mondo.
Ma in realtà il jazz è solo uno degli stili che hanno ispirato l'ultima collezione PE 2017. La stampa ricorrente su bomber e blouson di seta, pantaloni pigiama, caftani e t-shirt è la musica in tutte le sue forme. Sono trombe, sax, pianoforti, scene di ballo, ma anche scritte che dicono 'salsa', 'cha cha cha' e che si mescolano con la luce dei ricami e dei motivi di palme e ananas.
"Noi siamo convinti che si debba sempre accettare il cambiamento" hanno detto Stefano e Domenico, brindando al nuovo che avanza.
Capaci di capire tutto anche in questo momento complicato, capaci di alzare il tiro offrendo un marchio raffinato e lavorato con eccellenza, prendendo anche nuove clienti - io ne sono un esempio.
Complimenti!