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  • Immagine del redattoreFrancesca Chelli

Vestirsi è un atto di creatività che ogni tanto ha bisogno di ispirazione


Come ci si può ispirare quando si è bombardati da molteplici messaggi, anche contrastanti tra di loro?

Qualcuno ha detto che noi donne abbiamo a disposizione abiti, accessori e gioielli che possono darci felicità infinita, e che questa è una fortuna da usare.

Da usare con attenzione, aggiungo.

Questa settimana non è ancora volta al termine ma sento il bisogno di fare il punto della situazione, tessendo un po’ le idee sui tanti stimoli che ho avuto la fortuna di raccogliere. Ho partecipato a tre convegni, tutti legati dal fil-rouge dell’argomento lusso, moda e sistemi di comunicazione innovativi che creano voglia di acquisto e di sperimentazione, suggestione, condivisione, compulsione per l'esclusività ed il glamour.

In un mondo in cui a settembre si annusa nell'aria quello che si vestirà a giugno dell’anno dopo e che quando arriverà giugno sarà già stravisto, come si fa a stabilire una dirittura di stile personale, che non sia troppo modaiolo ma che sia chic, attuale e contemporaneo, che esprima un messaggio – quando ci vestiamo emaniamo sempre un messaggio – e che ci gratifichi al tempo stesso, una delle principali funzioni dell’abbigliarsi, superata quella fisiologica che sta alla base della piramide di Maslow?

Sembra quasi riduttivo tradurre dall’inglese il termine fashion nell’italiano moda, l’accezione italiana sembra più effimera e più vecchia allo stesso tempo.

Il termine fashion è invece più brillante, più scintillante e rispecchia la forte connotazione di novità del filone da seguire nel momento presente.

Ed ecco che allora la perfetta e mai banale “ La moda passa, lo stile resta” identifica il vero punto: come possedere uno stile che resti, il proprio stile personale, che possa trarre ispirazione da tutto quello che la moda, nel suo continuo passaggio, offre?

Ho avuto modo di ascoltare le varie eminenti voci del mondo del lusso italiano.

Anzitutto occorre premettere che la moda risente dell'influsso degli eventi storici, artistici nonché della situazione economica, e che la tecnologia gioca un ruolo importantissimo nella società di oggi, rendendo tutto più veloce, frenetico e senz'altro più visibile ad un'ampia platea.

Anticipazioni e nuovi sviluppi definiscono e creano i trend presenti e futuri. Le boutique del lusso sono i templi dove instaurare necessariamente una relazione emotiva con il cliente, ma devono a questo punto essere in grado di evolversi per soddisfare sempre di più le esigenze sofisticate di chi entra.

La tecnologia internet, intesa come negozi online e piattaforme di comunicazione social, ha aperto la strada per identificare i nuovi trends da mettere sul mercato e vendere immediatamente. Un "post" su instagram o su facebook può facilmente aumentare la conoscenza dei nuovi filoni nella moda che possono così innescare un'alta richiesta per specifici prodotti o marchi, promuovendone l'effetto 'must have' anche attraverso una valenza esperienziale, una sicura chiave di successo.

Nello stesso tempo una così vasta proposta crea un'oggettiva difficoltà di scelta per l'acquirente finale.

C'è da aggiungere che proprio gli acquirenti finali non sono più classificabili in categorie definite, sono giovani o più giovani della loro età anagrafica, sono imprevedibili, sono più internazionali e più consapevoli. E questo certamente grazie alla tecnologia, ma anche perché le case di moda lanciando in continuazione nuove collezioni- pre/autunno, crociera, autunno/inverno, primavera/estate...- e proponendo nuovi prodotti e nuovi modelli di consumo, si rivolgono con molteplici messaggi ad utenti finali con i quali però non sempre hanno o riescono ad avere un rapporto approfondito o una relazione personale, che ritengo essere un'altra chiave di successo importante.

Vestirsi è per me un atto di creatività che può ispirarsi non soltanto certamente a quello che il mondo del fashion propone, ma che deve imperativamente essere collegato ad una sensibilità personale, sociale, culturale e artistica. In qualsiasi delle sue forme la cultura influenza il proprio stile, in modo cosciente o meno.

E ognuno deve essere consapevole di che cosa possa rappresentare al meglio la propria personalità o il proprio stato d’animo, scegliendo lo stile che preferisce senza seguire pedissequamente i diktat di stagione, che in ogni caso non esistono quasi più. Molte infatti sono le suggestioni e le ispirazioni che possono essere derivate dalle settimane della moda e dalle vetrine reali e virtuali, ma uno solo deve essere lo stile che ognuno deve saper interpretare su di sé, assecondandolo nei vari momenti di vita.

Se qualcuno mi chiedesse ad esempio quali sono i criteri che seguo quando scelgo cosa mettermi, risponderei che onestamente non lo so. L'unico razionale è la stagione, a volte neanche veramente quella.

Sebbene mi piaccia acquistare, non mi è mai capitato di uscire di casa con questo obiettivo in mente - e non ho ancora ben capito se questa sia più un'opportunità o un rischio!!

Compro qualcosa quando vedo che mi piace e che mi riflette, in qualsiasi momento. Mi è capitato di comprare un abito da sera bellissimo senza avere l'immediata e precisa occasione di indossarlo, ma mi piaceva terribilmente ed è stato un acquisto riuscitissimo, utilizzato in diverse serate con gran successo.

Nel mio guardaroba ci sono pezzi nuovi e attualissimi, pezzi di qualche anno fa, e pezzi di tanti anni fa. Pezzi di super marchi di lusso e pezzi di artigianalità, qualità e sapore unico, che adoro. Li utilizzo sempre tutti, li mescolo e la parte che mi diverte di più è proprio il gioco sempre nuovo di creare abbinamenti ogni volta differenti e inediti , per sorprendermi a mettere insieme cose diverse.

Non prendo appunti apposta, e ogni volta il gioco si reinventa.

Per me è fondamentale l'armonia tra i colori, difficilmente indosso più di due colori insieme, mi piacciono le gradazioni dello stesso colore, ed importantissima in assoluto l'armonia con il mio umore del giorno.

Raramente indosso il nero, al quale preferisco il blu e il bordeaux.

Ma ci sono mille altri elementi che non riesco sicuramente a razionalizzare e che compongono il mio stile, risultanti dalla mia personalità e sensibilità, dalla mia cultura e dai miei studi, con tanti altri spunti, quali l'architettura, le mostre, i quadri e i film che vedo, i libri che leggo, la vita sociale che ho...

Tutto è fonte di ispirazione per me, insieme al meraviglioso mondo del fashion che racconta sempre qualcosa di nuovo e di iconico insieme, e che proprio per questo è creatore affascinante e inesauribile di bellezza.

Quella bellezza che salverà il mondo.

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