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  • Immagine del redattoreFrancesca Chelli

Il Fascino del Mare


Sono nata in una città situata sulla costa del mare dove ho trascorso soltanto alcuni anni della mia infanzia, abbastanza però da fissare nella mia memoria la meravigliosa vista del mare che si godeva dalle finestre della mia casa, e da lasciare che la mia anima si facesse incantare dal fascino potente di questa visione.

Tutto ciò ha chiaramente lasciato un segno nel mio cuore.

Nel corso degli anni il mare ed il suo potere hanno occupato un posto speciale nella mia scala di valori, detenendo la funzione peculiare di darmi supporto nei periodi difficili o nel momento di una decisione importante, in generale quindi ispirando profondamente la mia natura.

Guardare la tranquillità di questa distesa o la sua agitazione è spesso stato un modo per liberare il mio spirito e far catturare la mia attenzione dal respiro di questo essere vivente, al punto da riuscire per un istante a dimenticare il cruccio di quello specifico momento, riuscendo ad elevarmi ad un livello più alto.

Ed è proprio grazie a questo che ogni cosa torna al suo giusto posto nella mia comprensione, così che io possa riuscire a vedere ed a capire chiaramente cosa devo fare e dove mi devo schierare.

Si tratta di una sorta di meditazione attraverso la quale alla fine ho l'ispirazione di come le cose dovrebbero essere e sono quindi in grado di scegliere la strada che mi fa trovare la giusta direzione.

Ecco perché ogni tanto adoro fuggire al mare, specialmente durante l'autunno o l'inverno, quando il mare è forse più difficile da amare perché più complicato da apprezzare e proprio per questo capace di attrarre il mio interesse, tirandomi fuori dalle preoccupazioni del momento.

Il vento autunnale, le onde aggressive dell'inverno, le correnti disordinate, la voce grossa della risacca, la schiuma delle onde che galleggia e si rompe sulla riva, oppure una giornata di calma pacifica e serena...

Tutti ed ognuno di questi elementi contribuiscono ad ampliare il mio perimetro.

Il mare con la sua enorme ricchezza ed il suo spirito trascendente è stato una profonda fonte di ispirazione per lo stile nella moda e per l'arte, portando al raggiungimento di meravigliose rivelazioni.

Coco Chanel negli anni '20 a Deauville reinterpretò la divisa dei marinai, realizzando maglie in jersey Bretone a righe bianche e blu. Jean-Paul Gaultier ha ripetutamente incluso nelle sue collezioni di moda lo stile marinaro a righe.

Picasso è stato spesso ritratto con una maglia a righe blu.

"La terrazza di Sainte Adresse" è un glorioso dipinto di Claude Monet che rappresenta il mare come un luogo desiderabile, amichevole ed accessibile, un momento ricreativo per la società. O ancora sempre di Monet, i dipinti "La scogliera a Etretat", dove i riflessi delle rocce creano colori magici sulla superficie del mare. Oppure le varie interpretazioni delle onde, da "La grande onda di Kanagawa" di K.Hokusai a "L'onda" di Paul Gauguin.

Le case di moda del lusso già da molti anni introducono nuovi outfit nelle collezioni "Crociera", ispirati da temi marini per vacanze in posti esotici.

I significati incisivi e le intense suggestioni emotive che il mare può stimolare sono ben descritte dal filosofo premio Nobel per la Letteratura Albert Camus:

"Soltanto la musica è all'altezza del mare".

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